Rottamazione 2023: cancella i tuoi debiti fiscali!

Puoi guardare il video su YouTube cliccando su questo link:

👉 https://youtu.be/vG82RmCLy_g

 

Hai mai sognato di cancellare tutte le tue cartelle esattoriali con uno sconto incredibile ?

La rottamazione del 2023 ti offre proprio questa possibilità.

Potresti risparmiare decine di migliaia di euro e liberarti dalle tasse arretrate una volta per tutte.

Ma attenzione!

Ci sono delle valutazioni da fare prima di aderire alla rottamazione.

Per esempio, come puoi sapere se ti conviene aderire subito oppure se è meglio aspettare altri condoni futuri?

Oppure ancora, se non hai abbastanza soldi per pagare la rottamazione, cosa puoi fare?

Non preoccuparti, in questo video ti spiego tutte le strategie per approfittare al meglio della rottamazione del 2023.

Quindi se hai cartelle esattoriali ferma tutto e segui attentamente questo video.

Vediamo quindi come funziona la rottamazione cartelle per il 2023.

Prima di tutto cos’è una rottamazione di cartelle esattoriali?

Una rottamazione di cartelle esattoriali è un’agevolazione che ti concede lo stato con una contropartita.

Infatti nessun pasto è gratis.

Quindi se da un lato lo Stato ti concede un’agevolazione, dall’altro ti chiede anche un prezzo da pagare.

Vediamo in cosa consiste l’agevolazione e la contropartita.

L’agevolazione consiste nella riduzione delle sanzioni e degli interessi sulle cartelle esattoriali, mentre la contropartita che richiede lo Stato è di pagare il debito in tempi ridotti e ben stabiliti.

Vediamo quindi come funziona la rottamazione delle cartelle esattoriali del 2023.

Perché dico 2023?

Perché non è la prima.

Infatti questa, tecnicamente, si chiama “rottamazione-quater”, il che significa che ce ne sono state almeno tre prima (in realtà in passato molte di più) e probabilmente ce ne saranno di nuove anche in futuro.

Vediamo comunque come funziona la rottamazione delle cartelle prevista per il 2023.

Anzitutto a quali cartelle si applica?

Si applica a tutte le cartelle che vanno dal primo Gennaio 2000 al 30 Giugno 2022.

Nota bene: conta la data cosiddetta di affidamento del carico, ossia quando l’Agenzia Entrate Riscossione riceve l’incarico di riscuotere la somma.

Non è quindi la data di quando è stata notificata, cioè di quando hai ricevuto la cartella, ma quella di affidamento del carico, quindi puoi considerare anche cartelle ricevute dopo Giugno 2022.

Quali sono invece le cartelle che sono escluse dalla rottamazione?

Al di là di quelle il cui carico è stato affidato dopo il 30 Giugno 2022, le esclusioni sono veramente pochissime: sono escluse le cartelle derivanti per esempio da recuperi aiuti di Stato, sentenze penali di condanna e quelle casse professionali che non aderiscono alla rottamazione, quindi veramente pochissimi casi.

Vediamo quindi in cosa consiste questa macro-agevolazione dell’eliminazione delle sanzioni.

Facciamo anzitutto una premessa.

Cosa succede se non paghi le tasse?

Se non paghi le tasse entro un anno circa arriva l’avviso bonario, che contiene oltre alle tasse non pagate, una sanzione del 10% e gli interessi di mora.

Se non paghi nemmeno questa volta, dopo circa un altro anno ancora, arriva la cosiddetta cartella esattoriale.

Questa contiene sempre le tasse che non hai pagato, più questa volta ben il 30% di sanzione (hai capito bene, il 30%!) più gli interessi di mora che continuo a maturare e, in più, anche i cosiddetti “aggi di riscossione”, ovvero il compenso per l’attività di riscossione che va dal 6% addirittura al 9% per le vecchie cartelle.

Quindi magari per 100 euro di tasse non pagate, tra sanzioni, interessi di mora e aggi riscossione, finisce che adesso magari devi pagare 170 euro, a seconda anche di quanto vecchio è il debito da pagare.

Se invece aderisci alla rottamazione cosa succede?

Se aderisci devi pagare solo i 100 euro originali e ti eliminano questi 70 euro di sanzioni, interessi e aggi, quindi un bel risparmio.

Quindi questa era l’agevolazione.

Vediamo invece in quanto tempo lo stato vuole che venga pagato questo debito per concederti l’agevolazione.

Tieni sempre a mente che nessun pasto è gratis, quindi se da un lato lo stato ti abbuona sanzioni, interessi e aggi, è perchè dall’altro lato vuole qualcosa in cambio.

E cosa vuole in cambio?

In cambio vuole che paghi il debito in tempi ridotti.

In particolare, per la rottamazione 2023, prevede che entro il 31 Ottobre 2023 paghi il 10% del debito riguardante le sole tasse, ed entro il 30 novembre 2023 (quindi un mese dopo) vuole un altro 10%.

Quindi all’inizio una bella botta, cioè quasi il 20% da pagare subito.

Il restante 80% invece in 4 anni, in 16 rate trimestrali del 5% l’una a partire dal 28 Febbraio 2024, ovvero ci sarà sempre da pagare il 20% all’anno del debito per i restanti 4 anni.

Facciamo un esempio.

Tasse originarie non pagate: 100.000 euro.

Importo sanzioni, interessi e aggi: 70.000 euro.

Totale da pagare: 170.000 euro.

Se aderisci alla rottamazione paghi solo 100.000 euro.

Come funziona la rateizzazione?

Funziona così: il 31 0ttobre 2023 pagherai il 10%, quindi 10.000 euro, al 30 Novembre 2023 pagherai l’altro 10%, quindi altri 10.000 euro, dal 24 Febbraio 2024 pagherai il 5% quindi 5.000 euro a rata per ciascun trimestre.

Quindi, dopo i primi due pagamenti, ogni tre mesi, andrai a pagare 5.000 euro per 4 anni.

Questo è come funzionano i termini di pagamento.

Vediamo ora i termini per presentare la domanda di rottamazione.

Salvo ulteriori proroghe, per presentare la domanda di rottamazione, la data fissata è il 30 Giugno 2023.

Dopo aver visto i contenuti della legge di rottamazione veniamo ora alla domanda fondamentale: conviene aderire o no?

In realtà la risposta è assolutamente sì, dato che ti scontano sanzioni, interessi e aggi di riscossione!

Visto che ti fanno un bello sconto conviene assolutamente aderire.

Soltanto in un paio di casi in realtà non conviene aderire, ma si tratta di casi un po’ particolari.

Vediamo quali sono:

  1. primo caso: non vuoi pagare le tasse arretrate perché ad esempio hai una situazione ormai compromessa, con dei debiti giganteschi che non riusciresti mai comunque a pagare, e dall’altro lato non hai nulla che possono pignorarti. Quindi, in questo caso qui, se tu non vuoi pagare, è chiaro che non ti conviene aderire alla rottamazione, non avrebbe nessun senso.
  2. secondo caso, più diffuso, è quello in cui non è che non vuoi pagare, ma non puoi perché non hai abbastanza soldi. Cioè tu vorresti uscire dal debito fiscale ma anche a volerlo non puoi farlo per mancanza di soldi.
    In questo secondo caso ci sono dei possibili rimedi che fanno sì che, nonostante tu non abbia immediatamente i soldi, puoi comunque aderire alla rottamazione.

Vediamo quindi cosa fare se non hai abbastanza soldi per aderire alla rottamazione.

Il primo rimedio è ovviamente cercare di recuperare i soldi.

Se è ovvio il fatto che devi recuperare i soldi non è così ovvio capire come puoi recuperarli.

Il primo modo potrebbe essere che chiedi un finanziamento, dato che lo sconto che ti concede lo stato è molto più alto degli interessi che dovresti pagare alla banca.

Quindi è un affare conveniente: mi faccio finanziare dalla banca per aderire alla rottamazione, e gli interessi che chiedo alla banca sono più bassi rispetto a quello che mi sconta lo stato.

Altro modo per recuperare i soldi è aumentare la cosiddetta “velocità dei soldi”.

Lo spiego in diversi miei video, ma in sintesi qui ti posso dire che aumentare la velocità dei soldi vuol dire recuperare dei soldi dalla gestione, e puoi farlo facendosi pagare prima dai clienti, pagando dopo i fornitori e riducendo il magazzino.

Altro modo per recuperare i soldi, una manovra di emergenza, è quella di non pagare tutte o alcune delle tasse attuali su cui puoi far ravvedimento.

Infatti come minimo, se calcoli 30% della sanzione, gli interessi di mora e gli aggi, lo sconto della rottamazione è il 40%, ma potrebbe essere anche di più se il debito è di molti anni fa, perché salgono molto gli interessi.

Quindi lo stato ti concede uno sconto almeno del 40% che però potrebbe essere anche molto di più.

Invece se non paghi le tasse attuali quanto ti costa?

Ti costa il 3,75% + interessi se paghi entro circa un anno (prima che arrivi l’avviso bonario), mentre se aspetti l’avviso bonario ti costa il 10% + interessi.

Quindi rimandare le tasse attuali per riuscire ad aderire alla rottamazione 2023 è effettivamente un affare che può convenire.

Quindi una manovra di emergenza che può convenire consiste nel non pagare le tasse attuali, rimandarle e aderire alla rottamazione, che ti consente di ottenere un forte sconto.

Le tasse attuali infatti le recuperi più avanti con una sanzione più bassa rispetto a quello che ti scontano aderendo alla rottamazione.

Se invece proprio non riesci a recuperare abbastanza soldi, nemmeno con le strategie appena elencate, potresti comunque rottamare solo alcune cartelle per un importo che riesci a sostenere.

Quindi devi farti il calcolo di quello che salta fuori di rata e devi capire se riesci a sostenerlo, mentre invece le altre cartelle le pagherai quando avrai i soldi.

Per esempio puoi rottamare solo le cartelle Inps, Inail e quelle degli enti previdenziali per ottenere il Durc, mentre per le altre cartelle pagherai quando recupererai i soldi.

La cosa da non fare assolutamente invece è far richiesta di rottamazione per tutte le cartelle, anche se sai già adesso che non avrai i soldi per pagare le rate.

In questi casi ti conviene rottamarne solo alcune per l’importo che riesci a pagare così da portarti a casa lo sconto quantomeno su una parte di cartelle, non su tutte ma sulla parte che riesci a pagare.

Se proprio non ce la fai a prendere questo treno della rottamazione perché non riesci a recuperare i soldi, o comunque perché devi dirigere i soldi verso altre cose più importanti, allora puoi sempre aspettare il prossimo.

Le rottamazioni infatti escono regolarmente ogni tot anni.

Non è una cosa politicamente corretta da dire ma di fatto, se uno guarda la storia di queste rottamazioni, ci è facile constatare che escono periodicamente.

Quindi se non riesci ad aderire a quella 2023, e io ti esorto di fare i calcoli e di trovare tutte le strategie (come quelle che ho spiegato in questo video) per poter cercare di aderire, anche solo parzialmente, stai comunque tranquillo, non muore nessuno, perché puoi eventualmente aspettare la prossima rottamazione che uscirà verosimilmente tra qualche anno.

Una cosa a cui ti esorto però a fare attenzione è che devi nel frattempo evitare che ti pignorino i beni, le tue cose, quindi devi comportarti di conseguenza, ovvero preferibilmente avere un conto estero, avere le auto noleggio e gli immobili in affitto.

Ricordati: tutto ciò che possiedi in Italia, se non paghi le tasse, te lo possono in qualche modo pignorare.

L’Agenzia Entrate Riscossione è molto lenta a pignorare, e anche se negli ultimi anni si sta velocizzando non di poco, rispetto all’estero non c’è comunque paragone.

Infatti in Italia, nonostante ci si lamenti della cosiddetta Equitalia, che adesso si chiama Agenzia Entrate Riscossione, effettivamente è molto, ma molto lenta.

All’estero ci impiegano anche pochi mesi, o addirittura a volte pochi giorni, per pignorarti le cose se non paghi le tasse, mentre in Italia passano anni.

Nonostante questo comunque ci arrivano a pignorarti le cose, quindi è meglio farsi trovare preparati nell’attesa ovviamente di riuscire a recuperare liquidità per pagare le tasse.

Nel frattempo però, in questo modo, non ti bloccano la possibilità di lavorare.

Bene, con questo è tutto!

Se vuoi approfondire l’argomento, nel mio videocorso Swiss My Tax, trovi tutto quello che devi sapere per fare una corretta pianificazione fiscale della tua azienda e pagare il minimo delle tasse consentito dalla legge.

Se nello specifico hai cartelle esattoriali da pagare probabilmente è anche perché, non facendo pianificazione fiscale, avevi troppe tasse da pagare e quindi non sei riuscito a pagarle per tempo, si sono accumulate e sono finite in cartella, e questa è una cosa da evitare.

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Se invece vuoi restare aggiornato su tutte le novità relative alla Riforma Fiscale del Governo Meloni, segui la nostra PlayList YouTube interamente dedicata all’argomento e in continuo aggiornamento:

👉 https://youtube.com/playlist?list=PLdHF_drZEe9tZ3wr3hYWxi1h9rCw4m9Pu

 

Noi ci vediamo nei prossimi video.

Claudio Cerutti

Dottore Commercialista

Fondatore di Numerium: Numeri e tasse spiegati in modo semplice