Meglio SRL o SRLS?

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Se sei un piccolo imprenditore e vuoi aprire una Srl sai che ci sono due opzioni: Srl ordinaria o Srl semplificata.

Ma quale scegliere?

La Srl semplificata (Srls) ha dei vantaggi in termini di costi di avvio ma anche dei limiti che potrebbero influire sul tuo business.

Quali sono questi limiti e come puoi valutarli in base alle tue esigenze?

In questo articolo ti spiegherò tutto quello che devi sapere per fare la scelta giusta.

Se quindi devi avviare una Srl o una Srls e non sai quale scegliere, mettiti comodo e leggi attentamente questo articolo.

Quindi meglio Srl o Srls?

Facciamo una premessa.

Non stiamo parlando di due forme diverse di società; la Srl semplificata è sempre una Srl.

È lo stesso tipo di società, soggetta allo stesso tipo di normativa, e ciò implica che i costi di gestione sono uguali.

Il costo del commercialista è identico e le tasse da pagare sono le stesse.

Quindi cosa cambia tra Srl e Srls?

Come prima cosa la Srls ha uno statuto standard non modificabile, questo vuol dire che costa meno il notaio per costituirla; quindi il commercialista costa uguale ma costa meno il notaio.

Questo però vuol dire anche che non si può modificare lo statuto standard e vedremo tra un attimo che cosa significa questo.

L’altra cosa che cambia con la Srls è che il nome è diverso; “Srl semplificata” da infatti un’immagine di piccola società.

Il resto è tutto esattamente uguale: costo commercialista, tasse da pagare, legge che limita la responsabilità dei soci, la responsabilità degli amministratori ecc.

Srl semplificata, a parte lo statuto standard e a parte il nome diverso, è esattamente uguale alla Srl.

Quindi la Srl semplificata è a tutti gli effetti una Srl ma con uno statuto standard limitato e il nome “semplificata” dopo Srl. STOP. Non cambia nient’altro.

Vediamo ora nel dettaglio cosa implicano queste differenze.

Partiamo quindi dai minori costi di costituzione.

Per legge la Srl semplificata è esente da diritti di bollo e di segreteria in camera di commercio e il notaio non può chiedere il compenso (cosa assurda ma il notaio qua deve lavorare gratis!).

Quindi gli unici costi che rimangono sono l’imposta di registro, che sono circa 200 euro, e il diritto di segreteria, ma solo se è socio unico, che sono circa 90 euro.

Per cui la Srls costa dai 200 ai 290 euro contro i dai 1600 ai 2000 euro della Srl normale.

Un bel risparmio iniziale quindi.

Questi erano i vantaggi per la Srl semplificata.

Veniamo ora agli svantaggi cioè lo statuto standard della Srls. Vediamo che cosa implica.

Lo statuto della Srls è standard, è stabilito per legge, ed è solo di una paginetta non personalizzabile, mentre lo statuto della Srl normale è di diverse pagine e può essere personalizzato in molte parti.

Quali sono nel concreto i principali limiti di avere uno statuto standard con la Srl semplificata?

Allora, il primo limite è che il capitale sociale dev’essere inferiore a 10.000 euro.

Questo in realtà questo non è un grosso limite perché se ti servono più soldi per iniziare puoi sempre fare dei finanziamenti soci.

Solo in alcuni rari casi per lavorare è preferibile avere un capitale sociale più alto, ad esempio per prendere alcuni appalti, ma in generale questo non è un grosso limite.

Un altro limite dello statuto standard è che il capitale sociale può essere versato solo in denaro.

Questo significa che non può essere pagato tramite il conferimento di un’azienda esistente.

Per esempio hai già una ditta individuale e vuoi continuare l’attività facendola diventare una Srl?

Allora dovrai per forza utilizzare una Srl ordinaria e non quella semplificata, perché non è possibile conferire l’azienda individuale nella Srl, per cui in questo caso la Srl semplificata è preclusa.

Altro limite dello statuto standard è che i soci possono essere solo persone fisiche.

I soci quindi non possono essere altre società.

Per esempio non può essere socio della Srl semplificata una società semplice, o un’altra Srl o un’altra Srls e questo significa che se vuoi fare la holding la Srls può essere la holding, ma non può essere l’operativa posseduta della holding e nemmeno una sub holding; può essere a capo del gruppo (puoi mettere una Srls), ma le successive società figlie non possono chiaramente essere Srl semplificate, dato che la Srl semplificata può avere come soci solo persone fisiche.

Se chiaramente per il momento non ti serve la holding, il limite “soci solo persone fisiche” non è chiaramente un problema.

Altro limite dello statuto standard è che non puoi attribuire poteri differenziati per gli amministratori.

Può però essere stabilito con un atto successivo senza che serva il notaio, quindi tu fai la Srl con poteri standard degli amministratori e poi, con un atto successivo che non passa dal notaio, puoi stabilite poteri differenziati; avrai però chiaramente i costi di depositare questo atto successivo in camera di commercio.

Altro limite dello statuto standard è che non può essere previsto il trattamento di fine mandato, il cosiddetto TFM; può essere fatto chiaramente anche questo con atto successivo senza notaio, però per prudenza andrebbe messo nello statuto perché è meno contestabile dall’agenzia delle entrate.

Vediamo quindi i riflessi di utilizzare una Srl semplificata sulla pianificazione fiscale, cioè sul risparmio delle tasse.

Chiaramente se decidi di utilizzare la Srl semplificata non puoi utilizzare due strumenti per abbattere le tasse che sono il TFM e avere come socia una holding, magari una holding società semplice.

Questi due strumenti ti sono preclusi e quindi la Srls ha una pianificazione fiscale più limitata.

Comunque se questi strumenti non ti servono subito potrebbe non essere un limite perché nulla ti vieta in futuro di trasformare la Srls in una Srl normale.

Finita la carrellata delle differenze dello statuto standard veniamo all’ultima differenza, cioè il nome “semplificata” e l’immagine.

Oltre alle limitazioni dello statuto la Srls è di fatto un nome diverso che in alcuni casi potrebbe dare una brutta immagine; in alcuni ambienti quantomeno ti farà sembrare povero ai tuoi clienti, nel senso che non hai nemmeno 1.600/2.000 euro da spendere dal notaio per fare una Srl ordinaria.

Quindi, a seconda del settore in cui operi, fai attenzione all’immagine!

Per farti un esempio, non puoi insegnare alla gente a diventare ricca e poi costituire una Srl semplificata, perché sarebbe chiaramente un contrasto d’immagine, un’incoerenza.

Se invece nel tuo settore i tuoi clienti non pesano questa cosa, per te potrebbe non essere un limite.

Quindi in definitiva quale scegliere: Srl o Srls?

In realtà ovviamente dipende.

Ti serve almeno una delle caratteristiche che la Srls non può avere?

Le ripetiamo:

  •  capitale sociale 10.000 o superiore
  •  conferire un’azienda già esistente
  •  mettere come socio un’altra società
  •  il TFM
  • non sembrare povero agli occhi dei clienti

Se ti serve almeno una di queste caratteristiche devi fare per forza una Srl ordinaria, se invece nessuna di queste cose ti serve puoi optare anche per la Srl semplificata.

Attenzione anche al fatto che queste cose non ti servano a breve, perché è vero che puoi sempre passare da Srl a Srls, ma devi comunque pagare un atto notarile.

Quindi se a breve ti serve una caratteristica che solo la Srl ordinaria può avere, ti costa meno costituire direttamente una Srl ordinaria anziché costituire una Srl semplificata e poco dopo trasformarla in Srl ordinaria.

Infine ti ricordo che Srl e Srls sono forme potenti per risparmiare le tasse.

Rispetto ad esempio a ditte individuali, Snc e Sas, le Srl e le Srls sono forme potenti per poter fare un’adeguata pianificazione fiscale, ma bisogna usarle bene.

Se ditte individuali, Snc e Sas possono arrivare a pagare più del 50%, con la Srl, se la usi bene, puoi arrivare a pagare attorno al 32% con una corretta pianificazione fiscale e in alcuni casi puoi arrivare addirittura anche al 20%; se invece la usi male può arrivare a pagare addirittura il 72%, quindi più di ditte individuali, Snc e Sas.

Quindi attenzione… Srl e Srls a livello fiscale sono armi a doppio taglio!

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Grazie per la lettura e a presto!

Claudio Cerutti

Dottore Commercialista

Fondatore di Numerium: Numeri e tasse spiegati in modo semplice