Niente più IRAP o gioco delle 3 carte? – Disegno di legge Meloni

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👉 https://youtu.be/bm9s_-XkbZY

 

Aboliranno realmente l’Irap oppure ci stanno solo prendendo per i fondelli?

Con la proposta di legge approvata il 16 Marzo 2023 dal Governo Meloni è prevista infatti da un lato l’abolizione dell’Irap e dall’altro la contemporanea istituzione di un’altra tassa, la cosiddetta sovraimposta Ires, che dovrà garantire le stesse entrate che lo stato perde con l’abrogazione dell’Irap.

Un gioco delle tre carte a tutti gli effetti che però non sarà per nulla neutro.

Perché?

Perché mentre l’Irap verrà abrogata per tutti, la sovraimposta Ires verrà pagata solo da Srl e Spa e questo potrebbe ridurre la convenienza di fare Srl solo per ridurre le tasse.

Vediamo ora cosa è stato approvato.

È stato approvato un disegno di legge delega il 16 Marzo 2023 per un’ampia riforma del sistema fiscale.

Per ora è solo una proposta che dovrà essere approvata prima dal parlamento e poi dal governo, che avrà 24 mesi per emanare i decreti attuativi contenenti le norme vere e proprie.

I tempi sono quindi lunghi ma la macchina della riforma è stata avviata e potrebbe cambiare molte cose.

Vediamo cosa contiene la proposta di legge relativamente alla cosiddetta abolizione dell’Irap.

Cosa contiene la proposta?

All’interno della proposta è previsto un graduale superamento dell’Irap con priorità per le società di persone (ovvero Snc e Sas), ma con l’intenzione di abrogarla poi per tutti.

Quindi un meccanismo per cui pian piano si va ad abrogare l’Irap per tutte le imprese.

È previsto però (e questa è la cosa che fa veramente venir da sorridere) un meccanismo di compensazione, ossia l’istituzione di una cosiddetta sovraimposta Ires che funzioni con le medesime regole dell’Ires, salvo per il riporto delle perdite.

Ed è proprio previsto che questo meccanismo di abolizione dell’Irap e sovraimposta Ires avvenga a cosiddetta parità di gettito, cioè significa che quello che lo Stato perde con l’abolizione dell’Irap dovrà essere compensato con le maggiori entrate che avrà con la nuova sovraimposta Ires.

Quindi una sorta di gioco delle tre carte: abolizione Irap da un lato e istituzione della sovraimposta dall’altro, che dovrà assicurare lo stesso importo di tasse allo stato.

Per capire però come questa norma avrà impatto vediamo prima come funziona l’Irap e successivamente come potrebbe funzionare in futuro, vedendo chi ci guadagna e chi ci perde (non è infatti un gioco che colpirà tutti allo stesso modo).

Come funziona oggi l’Irap?

Partiamo da chi paga attualmente l’Irap.

Oggi l’Irap la pagano le società di persone (quindi Snc e Sas) e le società di capitali (Srl e Spa), quindi tutte le società.

Sono invece esclusi dall’Irap (e quindi non la pagano) le ditte individuali.

Queste sono state escluse dall’Irap a partire dall’anno 2022 e quindi ad oggi le ditte individuali non pagano più l’Irap.

Quanto si paga di Irap?

Salvo casi particolari di regioni che hanno problemi finanziari e che quindi sono soggette a rientro per deficit sanitario, la norma è che si paghi il 3,9% di Irap.

Quindi una percentuale relativamente bassa se paragonata per esempio all’Ires.

Che differenza c’è tra Irpef e Ires rispetto all’Irap?

L’Irap si paga anche sul costo del lavoro che non sia lavoro a tempo indeterminato, ossia si paga sul lavoro a tempo determinato (quindi non è possibile scaricarlo dall’Irap), sul lavoro occasionale e sui compensi amministratori e relativi contributi.

Quindi, salvo che il lavoro non sia a tempo indeterminato, non è possibile scaricare dall’Irap il costo del lavoro a tempo determinato, del lavoro occasionale e dei compensi amministratori e dei relativi contributi.

L’altra cosa che non si può scaricare dall’Irap sono gli interessi passivi.

Questo è il grosso delle differenze rispetto a Irpef e Ires, ovvero che l’Irap non consente di dedurre questi costi e di scaricarli dalle tasse.

Un’altra differenza è che non si possono portare in avanti le perdite, ossia se hai una perdita questa non abbatte l’Irap futura, mentre con l’Irpef e con l’Ires, quando consegui una perdita questa va ad abbattere gli utili futuri.

Quindi mettiamo che tu quest’anno abbia una perdita ai fini Ires di 50.000 euro e che l’anno prossimo avrai un utile di 70.000 euro.

Chiaramente questi 50.000 euro verranno riportati sull’anno dopo abbattendo l’utile a 20.000 euro.

Poi ci sono alcune di regole un po’ più complesse sul riporto delle perdite, però in generale le perdite Ires e Irpef vengono in qualche modo recuperate negli anni successivi, mentre con l’Irap no, la perdita Irap non va ad abbattere gli utili degli anni futuri.

Quindi con l’Irap posso avere una perdita anche di un milione di euro e l’anno prossimo un utile di 10.000 euro, e questa perdita di un milione di euro di quest’anno sull’Irap non mi abbatte neanche di un euro l’utile che avrò l’anno prossimo.

In sintesi l’Irap non si porta avanti le perdite come invece avviene per Irpef e Ires.

Ora che abbiamo visto l’attuale funzionamento dell’Irap, chi la paga, quanto si paga e le differenze tra l’Irap e le altre tasse, vediamo come funzionerà con la nuova proposta di legge.

La nuova proposta prevede di abolire l’Irap a partire da società di persone (Snc e Sas), ma in realtà la proposta prevede che venga abolita per tutti e quindi in seguito anche per società di capitali (Srl e Spa).

Quindi l’Irap di fatto non la pagherà più nessuno e questa è chiaramente una buona notizia.

Il diavolo però sta nei dettagli (mica tanto nei dettagli visto che è proprio palesato nella norma).

Infatti nella stessa norma in cui si prevede l’abolizione dell’Irap viene prevista anche una cosiddetta sovraimposta Ires, appunto per compensare le minori entrate che lo Stato avrà a seguito dell’abolizione dell’Irap.

Chi pagherà questa sovraimposta Ires?

Ovviamente la pagherà chi attualmente paga l’Ires e quindi le società di capitali cioè Srl e Spa.

E come funzionerà invece la nuova sovraimposta?

Avrà le stesse regole dell’Ires salvo che non si potranno riportare le perdite.

Quindi a differenza dell’Ires, nella scovraimposta si scaricheranno tutti costi del lavoro, incluso quello a tempo determinato e occasionale, i compensi amministratore e relativi contributi, gli interessi passivi, proprio perché ha le stesse regole dell’Ires, mentre non si potranno portare in avanti le perdite.

Detto questo chi ci guadagna e chi ci perde?

Chiaramente chi pagherà la sovraimposta sarà penalizzato.

Quindi questa proposta è una barzelletta perché da un lato scrivono nel testo di legge in cui abrogano l’Irap ma nello stesso articolo scrivono che istituiscono un altro tributo che deve assicurare allo Stato le stesse entrate del tributo abrogato.

Praticamente gli cambiano il nome: invece di lasciarlo così com’è diranno che hanno abrogato l’Irap (per uscire vittoriosi sui giornali) quando in realtà semplicemente gli cambiano il nome, dato che dovrà comunque assicurare le stesse entrate.

Di fatto è una presa per i fondelli vera e propria perché dichiarano da un lato di abrogare l’Irap quando in realtà l’hanno solo trasformata in un’altra tassa con un nome diverso.

L’impatto però non sarà neutro perché non hanno cambiato solo il nome.

Hanno cambiato il nome e hanno cambiato anche chi deve andare a pagarla.

Questo avrà un impatto enorme perché i soggetti che pagheranno la sovraimposta non sono gli stessi che attualmente pagano l’Irap.

Infatti società di persone (Snc e Sas) non pagheranno più l’Irap e nemmeno pagheranno la sovraimposta Ires.

Di fatto l’Irap che ora è pagata da tutte le società verrà cambiata di nome ed Snc e Sas non la pagheranno più.

Per loro la pagheranno Srl e Spa perché se lo Stato deve avere le stesse entrate e una parte dei soggetti non la pagano più, è chiaro chel’Irap andranno a pagarla Srl e Spa, più di quanto la pagano adesso.

Si avrà una sorta di sconto fiscale per Snc e Sas a carico di Srl e Spa dato che la sovraimposta la pagheranno solo loro.

Quindi questa normativa ridurrà la convenienza a costituire Srl perché di fatto, costituire Srl solo per ragioni fiscali come viene fatto adesso, comincerà ad avere meno senso dato che di fatto pagheranno più tasse.

Questo avviene perché le Srl e le Spa dovranno assorbire l’Irap di tutti, anche quella di Snc e Sas che non la pagheranno più.

Questo fattore, unito al fatto che ditte individuali, Snc e Sas potranno optare di pagare la stessa percentuale Ires anche se non sono Srl di fatto (questa è un’altra previsione di un’altra parte della legge che ho trattato con un video a parte) potrebbe rovesciare l’attuale pianificazione fiscale e rendere conveniente creare Sas e Snc per pagare meno tasse.

Quindi non più come ora che per pagare meno tasse conviene invece creare Srl.

Quando il reddito si alza quindi questa proposta (sempre se verrà approvata) potrebbe effettivamente cambiare totalmente la logica della pianificazione fiscale e di come si creano le società per pagare meno tasse.

Veniamo ora alle considerazioni finali.

Ovviamente tutto quanto visto è solo una proposta di legge che entrerà in vigore, come detto, se tutto va bene nei prossimi due anni e ammesso che la proposta di legge venga approvata.

La proposta di legge potrebbe infatti anche essere modificata, potrebbe essere approvata solo in parte o potrebbe addirittura restare lettera morta e non venire mai approvata.

Per ora abbiamo solo ipotesi, dichiarazioni del governo.

Quindi il ragionamento da fare è comunque che le tasse che attualmente paghi si basano invece sulle leggi attuali e non chiaramente sulle proposte di riforma.

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Noi ci vediamo nei prossimi video.

 

Claudio Cerutti

Dottore Commercialista

Fondatore di Numerium: Numeri e tasse spiegati in modo semplice